Commentando… (del vescovo Adriano)
Quali urgenze?
Faccio fatica ad immaginare che si difenda il posto di lavoro fisso, ma si pretenda il contratto di lavoro mobile, continuamente rinnovato, e sempre per aumentare! Altrimenti, parola magica, si scende in piazza. Non siamo in un tempo in cui bisogna diminuire la spesa pubblica? Ma i salari delle pubbliche amministrazioni sono salari da fame? Ma non bisogna creare nuovi posti di lavoro? Ma con quali soldi se le spese di Stato vanno sempre crescendo? E non si accorgono questi che si sta tagliando in tante direzioni, che si continua a prelevare tasse dovunque possibile, mentre questi, non mi risulta – ripeto – che facciano la fame!
E non si riesce a tagliare i super stipendi e super vitalizi e super liquidazioni, perché tutta roba intoccabile e super garantita da diritti ‘acquisiti’ che io continuo a chiamare ‘privilegi usurpati’. Forse tutti gli scioperi in vista, con i disagi che recano ai cittadini che non c’entrano e che sono costretti a subirli, giovano principalmente agli organizzatori, che hanno bisogno di affermare il loro ‘ci siamo anche noi’. Se non si imbocca la strada dell’equità e della solidarietà, davvero le cose non si metteranno bene. Come sarebbe bello che chi ha troppo fosse disposto a venire a patti per andare incontro a chi ha poco o nulla, e chi ha già abbastanza non fosse spinto o lusingato ad avere sempre di più, prendendo naturalmente dalle tasse di tutti. Certo che c’è da fare un esame di coscienza per tutti! Perché chi ha rubato non restituisce? Perché continuano le furberie e ruberie per sottrarre i soldi che dovrebbero andare per il bene comune e non per gli interessi di alcuni? Ma tant’è di ruberie e imbrogli ne leggiamo ogni giorno di nuovi, mentre tanta gente onesta che lavora e produce senza incentivi statali, è vessata da continue burocrazie, balzelli, leggine gratta e paga. Come dare fondamento alla speranza che davvero le cose, o meglio gli uomini, cambieranno in meglio nell’onestà, nella giustizia e nella solidarietà per tutti? (+ Adriano Tessarollo)
da NUOVA SCINTILLA 43 del 16 novembre 2014