L’omelia del vescovo

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L’omelia del vescovo

Riportiamo il testo della riflessione proposta il 14 giugno a Ravenna dal vescovo Adriano, che ha voluto così riassumerla anche per i sacerdoti che non hanno potuto essere presenti in quella circostanza, in cui si è anticipata la Giornata per la santificazione del clero.

“Cari sacerdoti, San Paolo scrive: «Questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione!» (1Tess 4,3). Espressione rivolta a tutti i cristiani, e quindi anche a noi sacerdoti che abbiamo accolto non solo l’invito a “santificarci”, ma anche quello a diventare “ministri di santificazione” per i nostri fratelli. Già Gesù in Gv 17,18-16 dice: “Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità”. Gesù mette in stretta relazione la missione ricevuta dal Padre con la missione dei discepoli nel mondo.

Approfitto di questa circostanza per raccogliere qualche esortazione del papa nella Lettera di indizione dell’Anno della Fede, anno che avrà inizio l’11 ottobre 2012, nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, e terminerà nella solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, il 24 novembre 2013.

L’Anno della fede, ricorda il papa, è un invito ad un’autentica e rinnovata conversione al Signore Gesù. La fede plasma tutta l’esistenza umana, plasma pensieri e affetti, mentalità e comportamento . La “fede che si rende operosa per mezzo della carità” (Gal 5,6) diventa un nuovo criterio di intelligenza e di azione che cambia tutta la vita dell’uomo (cfr Rm 12,2; Col 3,9-10; Ef 4,20-29; 2Cor 5,17). Accogliamo l’invito a intensificare la nostra riflessione sulla fede e ad aiutare i fedeli a noi affidati a rendere più consapevole la loro adesione al Vangelo, per confessare la fede nel Signore Risorto nelle nostre Cattedrali e nelle chiese di tutto il mondo; nelle nostre case e presso le nostre famiglie. Le comunità parrocchiali, e tutte le realtà ecclesiali antiche e nuove, troveranno il modo, in questo Anno, per rendere pubblica professione del Credo. La fede è decidere di stare con il Signore per vivere con Lui. Ci ricorda il papa che per fede gli Apostoli lasciarono ogni cosa per seguire il Maestro (cfr Mc 10,28). Credettero alle parole con le quali annunciava il Regno di Dio presente e realizzato nella sua persona (cfr Lc 11,20). Vissero in comunione di vita con Gesù che li istruiva con il suo insegnamento, lasciando loro una nuova regola di vita con la quale sarebbero stati riconosciuti come suoi discepoli dopo la sua morte (cfr Gv 13,34-35). Per fede andarono nel mondo intero, seguendo il mandato di portare il Vangelo ad ogni creatura (cfr Mc 16,15) e, senza alcun timore, annunciarono a tutti la gioia della risurrezione di cui furono fedeli testimoni. Per fede i discepoli formarono la prima comunità raccolta intorno all’insegnamento degli Apostoli, nella preghiera, nella celebrazione dell’Eucaristia, mettendo in comune quanto possedevano per sovvenire alle necessità dei fratelli (cfr At 2,42-47). Auguro a tutti voi un cammino di vera e autentica santificazione nel vostro ministero e attraverso di esso”.   (+ vescovo Adriano)